Quasi fastidiosi. Di quei concerti che a un certo punto ti fanno considerare l'opzione 'se ne sentiva veramente il bisogno?' ma anche 'e se me ne rimanevo a casa, non era meglio?'. Alla fine però qualcosa di interessante c'era. Tanto curioso da farmi rimanere in prima fila in una nube tossica di fumo-finto per tutta la durata della performance. Sono in due, vengono dall'inghilterra. Lasciano perplessi, ma anche un po' intontiti. Ho visto di peggio ma anche di meglio. Le foto sono un po' così perchè ultimamente il pensiero di portarmi dietro reflex e obiettivi pesantissimi mi mette ansia. E anche perchè effettivamente le condizioni luce-ambiente erano quelle che erano. Però alla fine regalano un fedele ritratto di quello che era il Muzak (che ho scoperto solamente Lunedì nient'altro essere che il vecchio Metaverso, in cui non mettevo piede da un twiggy del 2004, credo) durante la performance degli Hype Williams. Tastiere a caso e loop interminabili, ritmi che apparivano e scomparivano come la voce di lei (o di lui) che ogni tanto riecheggiava qua e la. Proiezioni, strobo, fumo fumo fumo e molto disagio. A metà strada tra il dubstep più sfattone e un'after all'acrobax di quelli in cui incontri i mostri mutanti. Molto bravi gli Hiss da Roma http://www.myspace.com/hiss_band che hanno suonato in apertura, ri-visti (o meglio, persi dalla sottoscritta ma presenti) alla borgata boredom night di giovedì sera (su cui farò un post, a breve?).
lunedì 18 aprile 2011
Last week in Rome #1 - Hype Williams
Pubblicato da
Caroline Meredith
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4/18/2011
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