lunedì 27 giugno 2011

Monday news: Bjork - Crystalline / Free Stream di Scenes From The Suburbs

0 commenti
Crystalline 
Eccolo. Qualche settimana emerse online un teaser del pezzo, in cui Bjork stessa lo ascolava in macchina, mentre girava per (presumibilmente) le strade d'Islanda.
Oggi arriva in streaming l'intero brano, primo estratto da Biophilia, in streaming su youtube (con tanto di lyrics)
Crystalline anticipa l'uscità di Biophilia, ambizioso progetto multimediale che includerà uno spettacolo teatrale (da Luglio a Manchester in varie repliche, possibilmente anche altrove in seguito), una serie di video diretti da Michel Gondry e una serie di app per ipad e alte estensioni digitali. La canzone non è male (il pezzo finale però fa sperare in grandi cose in arrivo), è bello finalmente sentire lo strumento 'commissionnato' da Bjork stessa, da lei chiamato 'Gameleste', ovvero una vecchia celeste modificata dal costruttore di organi islandese Björgvin Tomasson per renderne il suono simile a quello di un gamelan tradizionale. Ad oggi non c'è release date per il disco.
Il testo del brano:

Underneath our feet
Crystals grow like plants
Listen how they grow
I'm blinded by the lights
Listen how they grow
In the core of the Earth
Listen how they glow

Crystalline
Internal nebula
Crystalline
Rocks growing slow but
Crystalline
I conquer claustrophobia
Crystalline
And demand the lights

We mimic the openness
Of the ones we love
Daft till our generosity
Equalizes the flow
With our hearts
We kiss our quartz
To reach love

Crystalline
Internal nebula
Crystalline
Rocks growing slow but
Crystalline
I conquer claustrophobia
Crystalline
And demand the lights

Octagon, polygon
Pipes up an organ
Sonic branches
Murmuring drone
Crystalizing galaxies
Spread out like my fingers

Crystalline
Internal nebula
Crystalline
Rocks growing slow but
Crystalline
I conquer claustrophobia
Crystalline
And demand the lights

It's the sparkle you become
When you conquer anxiety
Sparkle you become
Conquer anxiety
Sparkle you become
When you conquer anxiety
It's the sparkle you become
When you conquer anxiety

Scenes from the Suburbs 
Di Mubi avevo già parlato, molto tempo fa. Anche del cortometraggio che Spike Jonze ha realizzato in collaborazione con e per gli Arcade Fire. Le due cose ora si incontrano, e per 48 ore (che scadranno stasera), il corto è disponibile di streaming, gratis, sul sito. Esattamente QUI. Sarò anche disponibile nell'edizione deluxe di The Suburbs che esce oggi, insieme a 2 inediti (Speaking in tongues - feat. David Byrne e Culture War) e una versione alternata di Wasted Hours(A Life That We Can Live)
Bye!

sabato 25 giugno 2011

Battles @ Villa Ada

0 commenti

Ian Williams - Battles live @ Villa Ada Roma
Sì, in caso il mondo non se ne fosse accorto, non c'è più Braxton nei Battles. Quei ricercati suoni che tanto amavate are no more. Sul palco sono in tre, con dissimulata difficoltà stanno dietro a tutti i loro strumenti e non vi aspettate pezzi come Atlas e Tonto che tanto non li fanno. Mobbasta però. 'Non sono più  i Battles'. Eh, i gruppi evolvono. Chi in meglio, chi in peggio, chi prende altre direzioni. E' un po' quello che hanno fatto, no? Gloss Drop è un disco meraviglioso. Questa svolta quasi 'tropical' io la appoggio in pieno. Durante il loro set al Primavera, alle ore 4.30 del mattino in un gremitissimo RayBan stage, non c'era neache mezza persona che stesse ferma. 
A Roma, invece, c'è stato un muro di ostilità ad accoglierli. Pazienza, peggio per voi che non vi siete divertiti. E' anche vero che i gusti sono gusti, e come io rimango sempre in un misto di confusione e perplessità quando mi capita di vedere Caribou dal vivo (per carità, massimo rispetto, sonorità ricercate, ma non mi arriva neanche mezza emozione... ma nemmeno per sbaglio), è legittimo che a qualcun'altro non piacciano i Battles.  Però... Come si faccia a rimanere impassibili su pezzi come Futura, Inchworm o Sundome rimane un mistero per me. Comunque hanno iniziato a suonare troppo presto, erano tutti o a mangiare (e bere VAFFANCOLA. Si perchè bisognerebbe dedicare un post al fatto che a Villa Ada se chiedi una coca cola - in un delirante impeto di sobrietà - ti rifilano l'alternativa italiana. Che sa di acqua del rubinetto, lievemente sgasata) o ancora in dirittura d'arrivo, e loro stessi erano abbastanza perplessi da ciò ('A Bologna dovrebbe andare meglio... ' mi ha detto un perplesso Williams, che ha anche aggiunto che gli piace Roma e i romani possono fare come cazzo gli pare, che a lui va bene lo stesso - mentre gli spiegavo che qui purtroppo si usa arrivare con grande calma ai concerti). 
Vabe', un po' di foto di un alticcio (e divertente, post-concerto) Ian Williams + co. Suonano sabato a Glastonbury e la settimana dopo al Neapolis, se capitate per la Campania andateli a vedere. E non gli fate muro. 
Ian Williams  - Battles live in Rome, Villa Ada
Battles live @ Villa Ada
Battles . Ian Williams - live @ Villa Ada

venerdì 17 giugno 2011

Rodarte Couture - collezione esclusiva per Pitti W

1 commenti

Seta, swarovski, metallo, chiffon, alta sartorialità, applicazioni metalliche, l'usuale delicatezza e attenzione ai particolari delle sorelle Mulleavy e una scala di colori che vanno dai pastelli più lievi al blu elettrico. E' questa la collezione creata da Rodarte in esclusiva per Pitti W, presentata oggi e che rimarrà in esposizione in un palazzo abbandonato di Firenze fino alla fine della manifestazione. Fonti di ispirazione delle due sorelle californiane sono stati gli affresci del Beato Angelico nel Convento di San Marco e L'estasi di Santa Teresa del Bernini. Al termine dell'installazione la collezione verrà donata al Los Angeles County Museum of Art. Se siete a Firenze nel weekend, fateci un salto.

mercoledì 8 giugno 2011

The National @ Primavera Sound Festival 2011

0 commenti
Stralci di Festival (in ritardo) #1
The National - Primavera Sound Festival 2011

Seguo i National sin dai tempi di Alligator, ma non ero mai riuscita a vederli dal vivo. Boxer è uno dei dischi che ho ascoltato di più negli ultimi anni e anche High Violet è una presenza fissa delle mie giornate sin dalla sua uscita. Averli persi a Milano lo scorso novembre è stata una defaillance imperdonabile. La mia priorità assoluta del venerdì era quindi (Pulp esclusi) riuscire  a vederli, possibilmente in condizioni decenti. La disturbante lontananza del Llevant (che specialmente verso le 3 del mattino è stata causa di imprecazioni di ogni genere) ha fatto sì che appena arrivata (sul tardi) al Forum, ho preso coraggio e mi sono diretta verso il palco. La solitaria attesa è stata quasi estenuante, ma fortunatamente due piantonatori della transenna hanno deciso di andarsene a pochi minuti dall'inizio del concerto... Una delle cose belle del Primavera è l'assoluta tranquillità del pubblico (ad eccezione di qualche concerto 'importante') che rende sempre possibile vedere i gruppi in condizioni ottimali, ma per i National la situazione era veramente caotica - loro stessi erano divertiti e stupiti dal numero di presenti.
Matt Berninger - The National - Primavera Sound Festival 2011
Il concerto. I National arrivano sul palco sorridenti, come il loro solito. La musica sarà anche malinconica e intimista, ma a differenza di altri gruppi 'simili' (niente nomi, eh) hanno sempre il sorriso sulle labbra, sono anche goffamente buffi nelle loro interazioni col pubblico. Goffi, ecco. Umani, accessibili ma accattivanti nella loro 'normalità'. Matt Berninger arriva sul palco con un bicchiere di vino e saluta gli astanti. Sarà così tutto il concerto. Canzone dopo canzone le bottiglie di vino che ha con lui saranno sempre più vuote e la cosa sarà evidente. Berninger non si trova molto a suo agio sul palco e usa l'alcol per 'sciogliersi'. Il termine 'awkwardness' descrive perfettamente la sua presenza scenica. Non è una cosa negativa, anzi. I suoi movimenti impacciati ma divertiti si scontrano con la sua profonda voce baritonale (che nonostante i livelli alcolici non cede mai) e rendono il tutto molto affascinante. 
Matt Berninger - The National - Primavera Sound Festival 2011
Mentre lui  si muove sul palco, scende tra il pubblico buttandosi in mezzo alla gente per poi ritornare a nascondersi dietro gli altri membri del gruppo, Aaron Dessner e co. rimangono composti e precisi ai loro strumenti, creando un suono sognante e intenso.  Finalmente, tra l'altro, un gruppo che ha una effettiva sezione fiati  - e non usa degli orribili suoni pre-registrati (anche qui, non farò nomi...) -  che sin dal primo pezzo, Start a war, amalgamano il suono in maniera sognante, da brividi. Certo, non sono obiettiva, io adoro i National, ma è stato veramente un gran concerto. Una stragande maggioranza di pezzi da Boxer e dall'ultimo lavoro, con qualche gemma da Cherry Tree e Alligator (come la delirante versione urlata di Mr. November  in cui Matt da' di matto) e una grave mancanza, Runaway, il miglior pezzo di High Violet che però - a quanto pare - sono molto restii a suonare dal vivo e appare raramente nelle loro scalette. 
Guest vocalist d'eccezione Sufjan Stevens, su due pezzi ( Afraid of Everyone - come era già accaduto al David Letterman Show  - e Terrible Love). 
Sufjan Stevens on stage with the National - Primavera Sound Festival
Highlights : finalmente sentire Slow Show dal vivo (perfetta), la bellezza di Conversation 16 in un'anomalo silenzio del pubblico e con un salvifico vento insistente che dal mare mi portava un po' di fresco, 'picking apples, making pies', i fiati di England, 'I won't fuck us over'... una botta emozionale che ha aperto il via a una interminabile serata di lacrime (ehm, sì, scusate, durante i Pulp sono regredita ad un imbarazzante stadio di 14enne fangirl, ma quello è un'altro discorso e meriterà un suo post....)
Matt Berninger - The National - Primavera Sound Festival 2011
Full Setlist :
Start a War 
Anyone's Ghost 
Mistaken For Strangers 
Bloodbuzz Ohio 
Slow Show 
Squalor Victoria 
Afraid Of Everyone 
(with Sufjan Stevens)
Conversation 16 
Abel 
All The Wine 
Sorrow 
Apartment Story 
England 
Fake Empire 
Mr. November 
Terrible Love 
(with Sufjan Stevens)
About Today 

In attesa di ulteriori post relativi al Primavera, sto lentamente caricando foto dei vari concerti (dagli Odd Future/Tyler the Creator agli Einsturzende Neubaten passando per Mogwai e Pulp) QUI 

domenica 5 giugno 2011

MCQ goes Tron

0 commenti
Leggermente in ritardo rispetto all'hype che si era creata intorno all'uscita del film, ma sempre terribilmente trendy e più fedele all'estetica McQueen del solito, la pre-collezione estiva 2012 della diffusion line MCQ è un misto di tute futuristiche e vestiti super-femminili. Stampe e tagli ricordano Plato's Atlantis (SS10) e qualche capo dell'estate 2008. L'influenza dell'estetica generale dei costumi di Tron è forte. Poco vestibile - forse - un po' troppo trendy - decisamente - , ma quantomeno interessante. 










ps. Primavera Sound posts + photos coming soon.