E pensare che neanche ero molto convinta. Nel senso che avendo parlato con gente che l'aveva visto suonare in passato, non ero molto entusiasta all'idea di 1+ ore di Mascis solista. Errore. Avrei perso un signor concerto. Se con i Dinosaur Jr la prima cosa che ti avvolge è uno sporco muro di suono, Jay in versione bluesman scontroso (ma neanche troppo, in realtà) lascia tutto alla sua voce e alla sua manina fatata sulla chitarra (con qualche incursione di distorsioni stranianti).
Il fatto è che a me i D.Jr dal vivo sono piaciuti tanto tanto, ma la voce di Jay si perde tra rumore e distorsioni. Finalmente, ieri sera, era li, piena, corposa, nasale ma mai fastidiosa (io poi ho seri problemi con i timbri di voce, riescono a disturbarmi fino ad osessionarmi), intima, mai sottotono. E quella chitarra. Che sia delicata come in Several Shades of Why (lacrimuccia) o distorta fino a - quasi - il fastidio, fa parte di lui, stare li a guardarlo sembra quasi un'invasione della sua privacy. E' stato così bello. Problemi di sedie a parte, e gente a caso tra il pubblico (pochi, ma fastidiosi. Ho dovuto spostarmi onde evitare di spargere sangue sul pavimento del circolo. Hello, sei a un concerto (semi) acustico di J Mascis, non al primo maggio a sentire i sud sound sistem. stai fermo. non ti agitare, non starnazzare come una gallina). Fastidi a parte, è stato bellissimo. Poi ecco, iniziare con The Wagon e chiudere con Little Fury Things, regalando qua e là versioni sublimi di altri pezzi dei Dinosaur Jr (bella Repulsion versione unplugged), è stato molto carino da parte sua. A tratti alienante, ma nel senso bello del termine (a differenza di altra gente...), quel tipo di situazione in cui ti alieni nella musica e lasci perdere quello che hai intorno (o nella testa). Commuovente, intimista, disagiato (e disagiante) quanto basta, poco loquace, come piace a me.
Peccato per chi se lo è perso.
Peccato per chi se lo è perso.
Per chiudere, anche se in realtà forse non c'entra niente, una foto-di-una foto fatta da Mascis nel 2010, a sua figlia Rory insieme alla babysitter Coco (dal Diary di Thurston Moore allegato a Purple Mag #15)
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