A volte penso di allargare i confini di questo incerto blog e inoltrarmi in pungenti social commentaries. Considerando il tempo che passo a procrastinare le cose che dovrei fare ogni qualvolta incappo in alcune pagine di facebook (vedi, ad esempio, l'inconcepibile ed incomprensibile arcano di Camorra and Love), potrei ricavarne almeno un paio di post al mese. Facebook è un'enorme e sconfinata discarica del genere umano. Fortunatamente nella mia homepage non scorrono memorial di soldati morti o del piccolo samuele, ma ogni volta che accade qualche evento rilevante per la cronaca (leggi TG1 e Barbara D'urso), mi piace fare incursione nella rabbia dei benpensanti cibernetici. Il caso Sarah Scazzi è incontenibile. Passare in rassegna lo sciacallaggio mediatico che ne stanno facendo è umanamente impossibile. La necrofilia ha innescato delle reazioni così variopinte che si va oltre il disgusto per la pochezza mentale della gente, l'unica cosa che si può fare è sedersi e lasciarsi intrattenere. La folle frenesia con cui tutti vogliono contribuire a 'checchifarei io allo zio di sarah scazzi, quando c'era lui questo non sarebbe successo' va oltre ogni mio più selvaggio pensiero. Ci sono cose che se le leggessero Eli Roth e Leigh Whannell si chiuderebbero in una stanzetta a piangere perchè non ci avevano pensato loro per primi. L'impulso di iniziare a commentare a questa follia collettiva è forte... Stai lì lì per cedere... però poi apri l'homepage di blogger e tra le update trovi questi due post da 7yearwinter, e risparmiandoti lo sforzo di essere arguta, ti limiti a linkarli.
Chi uccide meglio l'uccisore
Death is the Road to Awe
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