Il punto è semplice. Quando si sfornano dischi (carini, divertenti, piacevoli) derivativi come poche altre cose al mondo, almeno dal vivo è necessario essere capaci di rendere onore alla musica attingi a piene mani. Fortunatamente i Black Lips in questo non deludono. Passati ormai i tempi delle esternazioni fisiche (ridotte ora ad uno sputarsi addosso acqua e/o birra), dopo una ripulita quantomeno esteriore, rimangono pur sempre una garage rock'n'roll band caciarona, sudata, con ritmiche e melodie che arrivano direttamente dai tardi 60s e da qualche disco dei ramones, filtrate da sonorità nordeuropea alla hives. E' stato bello.
Nonostante sia giunta oramai la certezza che non è più aria di fare concerti al chiuso (il caldo, signora mia, il caldo), e un pubblico di quelli che capisci di stare in mezzo a gente che va a un concerto all'anno circa e non ha la minima idea della silente etichetta del 'pogare', ci hanno fatto divertire. Meglio dal vivo che su disco. Si perde quella patina di produzione che ripulisce i suoi e si torna alle basi del punk rock di una volta. Belli. Una due giorni di concerti veramente divertenti, era tanto che non se ne vedevano di questo livello (Post + foto dei !!! all'Angelo Mai coming up). Cià.
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