Il quarto ed ultimo stadio dell'architettura sovietica
Frédéric Chaubin è l'editor-in-chief della rivista francese Citizen K. Chaubin è anche un fotografo. Il suo progetto più famoso ruota intorno all'architettura sovietica degli anni '70 e '80, una serie di foto che documentano le quasi-deliranti strutture che verso la fine del regime apparvero in vari paesi dell'Unione. Dal 2001 al 2010 ha raccolto un vasto numero di fotografie che sono state esposte in vari paesi del mondo, dal Giappone alla Germania - dove la scorsa settimana, al Museum of Contemporary Art di Karlsruhe, è stata inaugurata Frédéric Chaubin. CCCP – Cosmic Communist Constructions Photographed, la più omnicomprensiva delle mostre che si sono tenute in questi anni. In quest'occasione la Taschen ha pubblicato un libro/catalogo che sarà disponibile a partire da questo mese.
Le foto proiettano in un mondo quasi surreale, alieno, solitario e malinconico. Lo scontro visivo tra la nostalgia evocata dalle immagini e le futuristiche, quasi fantascientifiche strutture ritratte, è l'aspetto che rende questo corpus molto più di un semplice 'catalogo di architettura'. Se l'influenza della 'lezione' di Bernd e Hilla Becher è forte, la componente soggettiva, intimista, quasi emozionale delle immagini, aggiunge delle sfumature che difficilmente si trovano nella fotografia di architettura. Monumentalismo e fantascienza. Secondo Chaubin questo caotico fiorire di forme diverse ed irregolari verso la fine degli anni 70, fu una chiara espressione del prossimo crollo del regime. Se nella storia sovietica c'era sempre stato un forte rigore a livello architettotico, da questo momento in poi non si trova più un modello, uno stile dominante. E' quindi in queste costruzioni che lui individua i primi insospettabili segni del collasso della USSR.
Molti degli autori di questi inaspettati 'mostri' che si ergono dalla sobria monotonia dell'architettura sovietica sono sconosciuti. Alcune delle strutture fotografate da Chaubin (il primo a catalogarle sistematicamente) sono state nel frattempo demolite.
Here is the link to read about this period and see more of the original photos of many of the same buildings:
RispondiEliminahttp://curatorialproject.com/books/sovietmodernism195585.html
well, that's very ineresting. thanks a lot for sharing.
RispondiElimina