L'uomo che aveva rilanciato lo storico brand francese, rimpinzandone le casse (a suon di t-shirt strappate a 1,600 euro e vestiti da 50,000) e abbassando il buon gusto generale del mondo della moda a livelli di rara bassezza, è stato allontanato dalla casa. Assente dalla passerella durante la sfilata autunnale, per motivi di depressione, Christophe Decarnin non lavorerà più per la Maison fondata da Pierre Balmain nel 45, e il suo sostituto sarà (si mormora) un membro del suo staff. Frequenti contrasti con il presidente della casa Alain Hivelin sono - a quanto pare - causa di questa 'separazione'. Per quanto abbia sempre trovato raccapriccianti e di pessimo gusto TUTTE le sue collezioni, e imputi a lui la nascita di alcuni trend che definire cafoni sarebbe un understatement, trovo questa notizia quantomeno bizzarra. Se è vero che mi fa letteralmente schifo, siamo quasi in territorio Roberto Cavalli qui, è anche vero che economicamente il lavoro di Decarnin ha significato tantissimo per Balmain. Gli irragionevoli prezzi dei capi che la casa ha prodotto sotto la sua direzione non hanno mai impedito che tutto andasse inesorabilmente Sold-Out. A meno che lui non sia veramente impossibilitato a lavorare causa problemi mentali (come si mormorava), come mossa commerciale mi sembra folle, quasi suicida.
Staremo a vedere, tanto più cafone di così non si può:
(attenzione a Emmanuelle Alt e Anna Dello Russo: qualcuno vada a consolarle)
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