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martedì 5 aprile 2011

The Borgias

Sensualità a corte in Vaticano
The Tudors era il mio più grande guilty pleasure. Totale mancanza di accuratezza storica, intrighi che nemmeno nelle soap operas più bieche, realizzazione questionabile, sovrabbondanza di scene di sesso e di violenza gratuita - il tutto ambientato alla corte di Enrico VIII : cosa desiderare di più dalla vita? Con la morte del rabbioso e psicopatico Henry-Jonathan Rhys Meyers (che nell'ultima stagione aveva la voce più ridicola di sempre, neanche Batman) la serie si è interrotta, lasciandomi orfana di un circo rinascimentaleche mi intrattenesse. A Showtime, però, sono furbi, e finito un regno hanno deciso di mettere in produzione qualcosa di più ambizioso. 
The Borgias nasce da  un progetto dello sceneggiatore e regista premio oscar Neil Jordan. Inizialmente concepito come film per il cinema, una serie di noiose vicissitudini hanno portato Jordan ad accettare di trasformarlo in una serie tv. L'esperienza del regista-sceneggiatore e il fatto che tra i collaboratori appaia gente come Gabriella Pescucci (per i costumi) lasciano sperare in una qualità migliore dei Tudor. Domenica sera sono andate in onda le prime due puntate (che con un milione e mezzo di spettatori hanno segnato un nuovo record di ascolti per il network americano). Jeremy Irons è incredbile. Mette un po' tristezza vederlo così invecchiato, ma la sua bravura, la sua intensità anche in un prodotto così 'a caso' fanno dimenticare la sua perduta aitanza. In alcune persone, la sensualità è innata. Nelle parti con Giulia Farnese da' il meglio di se'. 
Poco importa se  la faccenda dell'aborto di lei non è storicamente attendibile, perchè la scena della confessione di Giulia la Bella regala un Irons che fa sparire dallo schermo tutti gli altri attori della serie. E poi sarà anche invecchiato, ma la voce, almeno quella, non cambia. Semmai migliora col tempo. Aldilà di Irons-Rodrigo-Alessandro VI, il cast è buono. Bellissima e molto rinascimentale l'attrice che fa Giulia Farnese, perfetto il milieu di cardinali (l'attore che interpreta il cardinale Della Rovere sembra uscito da un quadro del tempo, ma dove l'hanno trovato?), sensuale in maniera quasi perversa  François Arnaud che fa Cesare Borgia, ed esteticamente azzeccata l'attrice che interpreta Lucrezia, anche se non sono molto d'accordo sulla maniera in cui hanno reso il personaggio. Derek Jacobi appare nel pilot, ma muore subito. La fotografia è bellissima, specialmente nelle scene in Vaticano che sembrano quadri in movimento. Non si può dire lo stesso delle scenografie e dei set degli esterni, ho dei dubbi riguardo la  fedeltà storica di alcuni dei palazzi che si vedono... ma vabè. Più gravi sono altri errori. Si vede il momento in cui Giulia Farnese viene ritratta in questo quadro:
Ma viene ripetuto più volte che l'autore è il Pinturicchio. Ora non capisco come sia stato possibile ricreare esattamente costumi e scenario del dipinto senza rendersi conto che l'autore era un'altro. Se è vero che anche Pinturicchio ritrasse la nobildonna,  di certo non è questo il quadro in questione - che fu opera di Raffaello e si trova alla Galleria Borghese, se volete andarlo a vedere. Sono errori di questo genre che fanno dubitare sul valore di certe produzioni. Credo che anche a livello di date non sia possibile inquadrare questo dipinto in quel momento storico, ma questo sarebbe il meno. Inattendibile storicamente, visto che è oramai noto che si tratti solo di una leggenda, il momento del "Habet duos testiculos et bene pendentes" . Quantomeno questo episodio ha una divertente rilevanza drammatica e posso facilmente comprendere perchè l'abbiano incluso... 

Escluse queste inesattezze (e penso ce ne siano mille altre che non ho notato, data la mia relativa consocenza della storia della famiglia Borgia), la serie è forte. Trovo molto ben costruito il personaggio di Cesare Borgia, e decisamente riuscite tutte le parti in Vaticano. Le libertine scene di sesso e di violenza gratuita e sanguinolenta ci sono. I fan dei Tudors non sono stati delusi da questo punto di vista, benchè certo, qualche attore di bell'aspetto lo potevano pure trovare. Cesare escluso, tutti i giovani attori del cast sono brutti, quasi sgradevoli. Capisco che trovare un nuovo Henry Cavill (mioddio) non sia un'impresa facile, ma cari amici di Showtime, anche l'occhio - specialmente del pubblico femminile, che è quello preponderante in questo tipo di serie - vuole la sua parte. Staremo a vedere col procedere delle puntate, 7 in totale. Se è vero che le avventure dei Borgia ispirarono Il Padrino, la serie gioca molto su questo aspetto di 'famiglia mafiosa', a cominciare dai poster promozionali: 
Un annoiatissimo Papa Alessandro VI mi sembrava opportuno per chiudere il post.

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