She loves punk
She loves Einstein
She loves to play
She loves nicknakkery
She loves crazyness
Di ritorno dalla città della moda, trovo doveroso dedicare qualche post alle numerose gemme che Anversa propone ai suoi visitatori. La Royal Academy of Fine Arts ha regalato al mondo alcuni dei più innovativi designer degli ultimi anni. Oltre ai famosi 'Antwerp Six' (Ann Demeulemeester, Walter Van Beirendonck, Dirk Bikkembergs, Marina Yee, Dirk Van Saene e Dries van Noten), la scuola continua a 'sfornare' incredibili talenti. Molti di questi giovani designers aprono negozi nella città (o, da qualche anno, vengono 'ospitati' da negozi come RA o lo stesso 'Walter' di Van Beirendonck). La più suggestiva di questi stilisti è sicuramente Anna Heylen. Dopo essersi laureata ed aver lanciato la sua prima collezione nel 1996, nel 98 ha aperto il suo primo negozio nel centro di Anversa. All'interno di un ex-magazzino dei primi del 900, nella centralissima Lombardenstraat, circondata da alcuni dei più bei negozi che abbia mai visto (da fare invidia a New York) si trova la Maison Anna Heylen. Il negozio si trova al piano terra, dove è anche ospitata una piccola esposizione delle bambole fatte a mano dalla stilista, e al piano superiore c'è l'atelier vero e proprio.
Nel negozio si possono trovare i pezzi ready-to-wear e una serie di accessori dalle borse a una collezione di gioielleria, mentre la stilista offre anche capi di couture e abiti da sposa fatti su misura. L'occhio e la manifattura da 'haute couture', però, sono presenti anche solo nei capi presenti in negozio. Ricami minuziosi, dettagli preziosi, pezzi unici di un'eleganza incredibile. Raramente ho visto e sentito con mano un 'artigianato' così meticoloso e artistico, neanche sui capi delle case di alta moda. Un'amore per il dettaglio e la sperimentazione nell'uso di tecnice e materiali innovativi si trova anche nei pezzi più semplici. I prezzi sono abbastanza proibitivi, ma anche solo per curiosità e amore della moda 'artigianale' bisognerebbe farci un salto, se passate da Anversa.
Da notare sono anche le bambole che produce, pezzi unici interamente fatti a mano, in esposizione nel negozio e regolarmente esibiti in alcuni dei più importanti musei del mondo. Ne creò ben 130 nel 1993, in occasione dell'elezione di Anversa a Città Capitale della Cultura d'Europa, e fu questa collaborazione a darle una certa visibilità. Le sue bambole nacquero come risposta concreta alla domanda 'Cos'è la moda per te?'.
Da notare sono anche le bambole che produce, pezzi unici interamente fatti a mano, in esposizione nel negozio e regolarmente esibiti in alcuni dei più importanti musei del mondo. Ne creò ben 130 nel 1993, in occasione dell'elezione di Anversa a Città Capitale della Cultura d'Europa, e fu questa collaborazione a darle una certa visibilità. Le sue bambole nacquero come risposta concreta alla domanda 'Cos'è la moda per te?'.
Oltre a qualche col cellulare dell'interno del negozio e quelle fatte passandoci davanti di sera non mi pareva il caso di tirare fuori grandangolo e reflex mentre guardavo i vestiti, quindi ecco alcune immagini dal sito, che devono risalire a qualche tempo fa perchè arredamento e illuminazione sono abbastanza diversi ora.
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