Matt Gleason, critico d'arte del Coagula art mag, stila una classifica degli artisti più sopravvalutati della decade per l' Huffington Post.
Certo, prendersela con i più famosi e popolari artisti viventi non è proprio una di quelle imprese impossibili, in ogni caso solleva spunti interessanti - a prescindere dalla stima che si può avere per i soggetti presi in esame. Non sempre originali o condivisibili (mi sembra tardi per accorgersi che Banksy non è piu un ribelle e che il suo street cred è inesistente o che Hirst è molto bravo a capire cosa piace alla gente ricca... Ma davvero?), ma quantomeno divertenti, brevi e - forzatamente - argute considerazioni su una serie di artisti, dal già citato Hirst fino a Murakami, passando per il nostro Cattelan e Fairey.
Per esempio... che Murakami sia oramai diventato una macchina produci-gadget è anche vero, ma perchè gettare con nonchalance delle connessioni azzardate con la pedofilia? E ancora... quel discorso senza senso su Kara Walker dove vorrebbe andare a parare? La maniera in cui accusa gli altri di velato razzismo lo rende ambiguo.
Il tutto è qui, Gleason riesce a spaziare tra pungenti commenti e lamentele degne della più imparruccata delle zie.
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