Ancora amareggiata per non aver avuto modo di vedere le installazioni alla reggia di Versailles, non mi ero accorta del fatto che Roma è da poco stata inaugurata una mostra di Takashi Murakami.
L’associazione del rosso e del blu con una creatura che per lungo tempo è stata consideratasimbolo del destino di ognuno è il tentativo di riaffermare la mia devozione per l’arte: il processo creativo di questi dipinti è stato come un’offerta votiva.
Takashi Murakami
La Gagosian Gallery di Roma presenta due inediti per questa prima mostra personale dell'artista giapponese nella nostra città. Due imponenti opere - Dragon in Clouds – Red Mutation e Dragon in Clouds – Indigo Blue - di diciotto metri ciascuna, che si distanziano dal precedente lavoro dell'artista che dalla sua usuale tavolozza multicolore pop passa qui a un monocromatismo rigoroso. Benchè di primo impatto le opere possano sembrare più tradizionali degli usuali lavori di Murakami, le fonti d'ispirazione per queste opere rimangono eterogenee, partendo dai simboli religiosi del Giappone fino ad arrivare al videogioco Blue Dragon. Maggiore punto di riferimento è però l'artista giapponese del Settecento Soga Shōhaku, nella cui opera spesso ritornano i dragoni e nuvole presenti in questi due quadri, conosciuti come Unryūzu.
L'installazione è quantomeno suggestiva:
La mostra ha aperto il 15 novembre e sarà visitabile fino al 15 gennaio 2011 alla Gagosian Gallery di Roma.
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